Wolfgang Borchert (1921-1947) è l’esponente emblematico della Trümmerliteratur tedesca – »letteratura delle macerie«–, movimento letterario che dà espressione realistica allo stato materiale e spirituale della Germania dell’immediato secondo dopoguerra e degli ultimi anni del conflitto. Borchert è noto soprattutto per il dramma Draußen vor der Tür (Fuori davanti alla porta), il cui protagonista, Beckmann - un soldato reduce dalla prigionia in Russia, di ritorno in una Germania distrutta -, tenta invano di »tornare a casa«, di reintegrarsi nella società e di essere accolto da un mondo che ha invece fretta di dimenticare gli orrori della guerra, che quelli come Beckmann, con i loro incubi, le logore uniformi grigie, le cicatrici, continuano come fantasmi a testimoniare. Per Beckmann non può esserci ritorno: egli rimane letteralmente un outsider, non rassegnato ad assopire le sue domande, le sue colpe. »Nessuno, proprio nessuno può darmi una risposta???« resta l’ossessiva disperata domanda di chi è rimasto fuori dalla porta.
Draußen vor der Tür venne trasmesso per radio nel febbraio 1947, e successivamente messo in scena nel novembre dello stesso anno, il giorno successivo alla morte dell’autore. Apparentemente un’opera del e per il suo tempo, il dramma affronta in realtà le più universali questioni della guerra, della responsabilità individuale e sociale, dei valori etici: temi di stringente attualità. Draußen vor der Tür è, non a caso, l’opera teatrale tedesca più rappresentata nel mondo.
Wolfgang Borchert è autore di poesie, racconti, drammi e saggi. Ispirato da scrittori americani di racconti come Ernest Hemingway e Thomas Wolfe, ha inaugurato il genere del racconto nella letteratura tedesca del secondo dopoguerra, influenzando scrittori come Heinrich Böll e Siegfried Lenz. I soggetti dei racconti di Borchert sono largamente attinti dalla sua esperienza, e la gamma è piuttosto circoscritta: storie di vita carceraria, di guerra (in particolar modo relative al secondo conflitto mondiale), storie ambientate tra le rovine del dopoguerra, storie di infanzia, e manifesti di carattere non narrativo. Ciò che accomuna tutta la produzione borchertiana è il carattere essenzialmente drammatico: la formazione di Borchert era, infatti, teatrale, e al termine della sua vita egli si considerava prima di tutto un attore e solo secondariamente uno scrittore.
Dopo aver lasciato la scuola senza aver ottenuto un Abitur, Borchert aveva preso infatti lezioni di teatro e ottenuto un diploma in recitazione nel marzo 1941. Trascorse il periodo tra aprile e giugno nella Germania settentrionale, con una compagnia di repertorio, ma fu richiamato nel giugno ‘41 ed inviato sul fronte orientale, nel quadro dell’ »Operazione Barbarossa« di invasione dell’Unione Sovietica.
Tra il 1941 e il 1944, finisce per ben tre volte davanti alla corte marziale, con l'accusa, tra le altre, di disfattismo, ma, nonostante i procuratori chiedano la pena di morte, viene considerato non colpevole o condannato a pene detentive relativamente miti. Dopo la guerra, si accinge a riprendere la sua nascente carriera teatrale, ma a causa dei crescenti problemi di salute, esacerbati dai rigidi inverni russi e dalle condizioni delle prigioni tedesche, è sostanzialmente costretto a letto dal novembre 1945 fino alla morte, avvenuta due anni dopo. È stato nel corso di questi due anni che Borchert ha scritto Draußen vor der Tür e una cinquantina di racconti, le opere su cui si fonda la sua fama. Nel settembre 1947 viene condotto in Svizzera, nella speranza di ottenere una migliore assistenza medica, ma muore a Basilea il 20 novembre. Uno dei suoi ultimi testi, e uno dei più citati, scritto poco prima di morire, è Das ist unser Manifesto (Questo è il nostro manifesto), un appassionato opuscolo contro la guerra, che è stato ripreso dai gruppi pacifisti di tutto il mondo.
Singole raccolte di racconti di Borchert e Draußen vor der Tür sono stati riuniti nel cosiddetto Gesamtwerk (opera omnia) pubblicato nel 1949 (in italiano come »Opere«, Guanda, Parma 1968) e poi ristampato fino al 2008, quando una nuova edizione del Gesamtwerk ha incluso altri testi venutisuccessivamente alla luce. Una selezione di lettere, poesie e altri brani era stata pubblicata nel 1996, seguita un anno dopo da una modesta edizione di altre lettere scritte prima e durante il soggiorno di Borchert in Svizzera.
Nel 1988, un gruppo di scrittori, artisti, docenti universitari, amici di Borchert e appassionati del suo lavoro ha fondato la Internationale Wolfgang-Borchert-Gesellschaft e.V. (IWBG / »Società Internazionale Wolfgang Borchert«). Il suo obiettivo dichiarato è quello di lavorare a stretto contatto con l’Archivio Wolfgang Borchert della Biblioteca Statale e Universitaria di Amburgo per facilitare e promuovere il dibattito sull’opera e l’eredità culturale di Borchert a livello internazionale. La società ha circa 250 soci in tutto il mondo, con cui si tiene in contatto attraverso conferenze internazionali, letture e performance delle opere di Borchert (organizzate in collaborazione con attori, teatri e artisti) e una mostra itinerante. La Società pubblica anche un annuario (»Jahresheft«), che ogni socio riceve gratuitamente. Nel 2007, la IWBG ha pubblicato tre opere inedite (»Jugenddramen«) scritte da Borchert durante l’adolescenza (una come co-autore), nel 1938-1940.
La partecipazione alla Società è aperta a chiunque abbia un interesse per la vita e le opere di Borchert e voglia sostenere gli obiettivi della IWBG. La quota annuale è di 25 euro (ridotta a 10 euro per studenti e altre categorie aventi diritto). Se siete interessati a partecipare potete compilare il modulo disponibile nella sezione Mitgliedschaft. Per informazioni generali potete contattarci compilando il form nella sezione Kontakt.